"Le due dighe non si videro mai in faccia. Una scappò via un giorno d'agosto del 1935. Da allora la Diga di Molare è rimasta immobile, silente forse aspettando il ritorno del fiume. Sì, il fiume, mai lo vide così grande come in quel lontano agosto e mai più lo vide." (Cfr. www.molare.net)
Partiamo per la nostra gita Domenica 27 Aprile, da Molare prendiamo verso Madonna delle Rocche e poi su , verso Olbicella. All'altezza del nuovo invaso di Ortiglieto lasciamo la macchina e ridescendiamo la strada per ca 200 metri, scendiamo per un sentiero chiuso da una sbarra.
Dopo qualche centinaio di metri siamo sul greto dell'Orba, là dove c'era un tempo Sella Zerbino ora c'è una gola dalle pareti lisce e un laghetto di acqua limpida.
Dopo qualche centinaio di metri siamo sul greto dell'Orba, là dove c'era un tempo Sella Zerbino ora c'è una gola dalle pareti lisce e un laghetto di acqua limpida.


Risaliamo Bric Zerbino fino ad intercettare la vecchia strada che portava a Rossiglione passando sopra le due dighe, poco prima di incontrarla troviamo una roccia sulla quale insistono i resti di una struttura in cemento armato e nel bosco grossi blocchi di cemento (forse tutto quello che resta della diga secondaria)


Finalmente, dopo una svolta nela strada, la vediamo tra gli alberi, ancora imponente, severa nel suo stile Deco, la Diga.


questa rudimentale mappa indica la strada che abbiamo seguito

Presto su queste pagine il viaggio di ritorno seguendo il braccio morto del fiume attorno a Bric Zerbino..ciauciau
Foto di Paolopatanè e Mary
Commenti
p.s. mia nonna ovadese ha un paio di contorni simpatici alla vicenda della diga... devo farmeli ri-raccontare. saluti