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Visualizzazione dei post da marzo, 2008

una belinata...

Avanzano gli anni e bisogna rimediare...questo è il nuovo modello di apparecchio acustico che pensavo di acquistare...

Del dolore...

Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conosenza. Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinchè il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete conoscere il dolore. E se riuscite a custodire nel cuore la meraviglia per i prodigi quotidiani della vita, il dolore non vi meraviglierebbe meno della gioia. Accogliereste le stagioni del vostro cuore come avete sempre accolto le stagioni che passano sui campi. E vegliereste sereni durante gli inverni del vostro dolore, ma siete voi che allevate il vostre angoscie dentro il petto. E il dolore non è che l’amara pozione con la quale il medico che è dentro di voi guarisce il vostro male. Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in silenzio e in serenità. Poiché la sua mano, benché pesante e rude, è retta dalla tenera mano dell’Invisibile. E la coppa che vi porge, nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta con la creta che il Vasaio ha bagnato di lacrime sacre. K. Gibran .. questo dedicato a chi, consape
Nei tempi antichi si sopendevano le guerre per svolgere le Olimpiadi, oggi, che siamo molto più evoluti di quei quattro greci effemminati invece, facciamo finta che le guerre, le ingiustizie, l'oppressione di un popolo su di un altro, semplicemente, non esistano. Perchè? Perchè sennò la Repubblica Popolare Cinese si arrabbia. E allora nascondiamo il massacro e mandiamo la nostra bandiere a sfilare davanti al capo dei carnefici. FREE TIBET!

Un piccolo principe s'incammina...

.. E' il secondo libro che abbandoniamo su un treno, speranzosi, magari fiduciosi che qualcuno lo raccolga e si crei così una sorta di "biblioteca mobile"... Fatta di persone che non si conoscono, non si vedono, ma si scambiano libri, gusti, idee... Mi fa impazzire immaginarmi il momento in cui un "preciso chissà chi", prende in mano il Libro e inizia a sfogliarlo... Far sentire a quella persona che quel libro è lì per lei... non è stato dimenticato, ma è lì per lei, mi toglie per un attimo dall'idea di un mondo che calcola precisamente tutto, a cui non sfugge niente, in cui le persone faticano a guardarsi negli occhi... E mi fa entrare in un altro, fatto di libri che ci cercano (e ci trovano), emozioni che ci si siedono accanto, parole che abbiamo bisogno di sentire... E poi, si, comprare un libro appositamente per questo scopo, è davvero figo... Sembra lo carichi di una specie di "onore"... E così, lucido lucido e senza pieghe, se ne parte con il

Dei libri Abbandonati e Della loro Importanza

L'altro giorno ci stavamo interrogando sul'importanza di lasciare un determinato libro su un treno, in questi termini: è più importante lasciare un Proprio libro, quello che magari si è letto, amato e portato in giro con noi come fedele compagno di avventura, oppure comprarne uno appositamente scelto? La conclusione a cui siamo giunti è che mentre nel primo caso il valore che attribuiamo al libro è in buona parte sentimentale (ci ricorda qualcuno qualcosa un qualche periodo della nostra vita) , nel secondo caso abbiamo la possibilità di lanciare un messaggio palese, uno spunto di riflessione, una sorta di firma. Il prossimo libro abbandonato andrà in questa direzione (quale sia il libro e i dettagli del suo abbandono ve li spiegherà poi l'altra redattrice di questo blog). L'altra riflessione che facevamo è la seguente: qual'è il significato di un'azione di questo genere? come può essere recepita/considerata? Io credo molto nell'intelligenza umana, e penso ch

Nuovo Arrivato

E' un bel po' che aspettavo di scrivere questa roba qua.. bene, bravi... era ora che partisse la seconda generazione di Tristessawarhol, e chi poteva dare inizio alle danze se non il Leader ? :P E poi, visto che con le parole non sono troppo bravo metto su sta roba qua... da parte mia e di Mary (psst...se vuoi aggiungere qualcosa fai pure neh)..

Assolutamente egoisti

... non voglio fare di voi degli assistenti sociali, dei missionari, o cose del genere; voglio che siate assolutamente egoisti. Come prima cosa, cerca di conoscere chi sei:questo è il primo principio dell'egoismo. Innanzitutto, cerca di amare:questo è il secondo principio dell'egoismo. Ama te stesso, in modo da poter amare gli altri. E il terzo principio dell'egoismo è:vivi il momento con gioia, in celebrazione... E qualcosa comincerà ad accadere attraverso di te. Diventerai un elemento scatenante... Questo è tutto ciò che puoi fare... Chissà che messo qui, io non me lo ricordi un pò di più... Perchè è proprio lì che desidero forte andare...

Incroci

INCROCI (una riflessione) Q uante volte nella nostra vita incontriamo qualcuno, ne incrociamo lo sguardo, lo urtiamo accidentalmente? Q uante volte, camminando per la strada o semplicemente pensando ai fatti nostri siamo stati presi da una strana inquietudine, come quando si è innamorati, ma diversa perché in quel momento innamorati non lo eravamo? Q uante volte ci è tornato alla mente un evento, un fatto , del tutto fuori contesto, a cui prendeva parte qualcuno distante e altrettanto fuori contesto dalle nostre vite, ma il cui volto è ben chiaro nel nostro ricordo? Q uante volte, ben consci delle qualità ideali da noi preferite nella compagna ideale, siamo stati con qualcuno, la mente continuamente impegnata nel cercare, o nel fingere di aver trovato anche solo una di quelle qualità? Q uante volte ci siamo guardati, riflessi in uno specchio, per leggere che non avevamo trovato e non stavamo cercando, e quante volte con cupa rassegnazione abbiamo scacciato quel pen

L'incipit

Appunti Partigiani Beppe Fenoglio San Rocco – Tòrnaci. Se te la senti tòrnaci. Ma sappi che ogni volta passeranno con camion e mitraglie e cani per quelle colline dove tu sarai, io mi sentirò morire. Ora vai. Abbraccio mia madre, non stretta, che non senta col petto la pistola che mi sforma una tasca. Scendo nel prestino, lo traverso. Alla porta il fornaio di Bellonuovo mi mette la mano nella mano e in tasca un cotechino incartato. Gli sono grato che non mi parla di rifletterci bene, pesto i piedi per aggiustarli negli scarponi, e vado. È già buio e molto freddo. Non c’è luna, ma spunterà? Risalgo la provinciale Alba-Acqui per un duecento metri, taglio in un prato in salita e sono sulla stradina di San Rocco. Lì stacco il mio bel passo da campagna; paiono viaggiare con me le colline alla mia destra, che guardano la mia piccola città tenuta da loro. Ci vive la ragazza di cui sono, sarò sempre innamorato. Beppe Fenoglio, non credo abbia bisogno di molt