Passa ai contenuti principali

A piedi nudi

ieri, per la prima volta ho provato a scarpinare a piedi nudi per un sentiero del Beigua. E' una cosa che ho in testa da quando l'ho visto fare a un signore in val pellice, mi aveva colpito la sua espressione beata e sorridente! E' molto interessante, qualcosa di consigliato sopratutto a chi non riesce a far smettere la propria mente di pensare, neanche dopo aver camminato o faticato per ore sotto al sole in un sentiero di 20 cm. e bla..bla..bla..(e dovevi fare così, muoverti colà, dire questo, inviare il file a quello, non bruciare la marmellata).. tac, togli scarponi, calzini, e se non ci si vuole fracassare i piedi sarà meglio che la mente stia attenta a dove li mette!
poi quando la mente è tutta impegnata e il corpo và lento, si può sentire anche del sottile, la terra che è bollente a tratti e gelida in altri, il peso del corpo, la bellezza del contatto..( la fiducia e la pazienza di Barrocu che ha su gli scarponi ma cammina adagio come se non li avesse).. insomma una cosa da provare, io continuo...

Commenti

a.g.barrows ha detto…
mi sei piaciuta mi sei... :)
Woozle ha detto…
Bello questo post. Cammino scalzo da 4 anni... nella Val Pellice. Non credo che era io che hai incontrato (sorridere? Io?), ma imagino che, chiunque sia stata, sarebbe contento sapere che ha ispirato qualcun'alto a provare. Spero che hai continuato. E' bellissima.
a.g.barrows ha detto…
oh, mi sa che eri proprio tu sai..
siamo paola e gabriele (la studentessa di naturopatia e il fidanzato pescatore barbuto) siamo stati nel vostro b&b diverse volte!
come state? ogni tanto vi pensiamo !

un abbraccio!

Post popolari in questo blog

3°Tappa Arian d'la Miseria - Sassello-parte 2

Rieccoci.. dunque, eravamo sul ponte delle due province, si attraversa la strada e si scende nel bosco, verso il fiume, di lì si segue un ritano che corre parallelo all'erro e che conduce in breve alla spianata che abbiamo visto dall'alto, si taglia un grande campo di fieno e si arriva finalmente in riva al nostro amato fiume per rinfrescarsi un po' di qua si prosegue fino a Miogliola attraversando una valle che somiglia un po' alla bassa pianura: pioppi, campi di grano e fieno... di Miogliola diremo solo che è una borgata piccolissima, che l'alimentari è chiuso da 10 anni, e che per farsi dare dell'acqua bisogna parlare mOOOOOllto chiaramente... comunque ci sono una signora che ci riempie la borraccia nonostante la TV intimi a tutti di non aprire la porta agli sconosciuti e un signore che ci dà altra acqua e le dritte per arrivare a Sassello lungo una pista che avevamo scartato perchè dalle cartine non risultava tracciata completamente... In marcia allora, c

Arian d'la Miseria

Domenica 6 Luglio, sono da solo, l'altra metà di questo blog è via, fa molto caldo, funghi non ce n'è più ma ho voglia di girare i boschi, parto nel pomeriggio con l'intenzione di risalire per un pezzo l'arian d'la miseria. Posteggio vicino alla vecchia casa della riserva faunistica, imbocco un sentiero nel bosco e mi fermo per uno scorcio paesaggistico. Scendendo lungo il sentiero (una comoda carrareccia in realtà, ormai abbandonata e invasa dalle stoppie) mi rendo conto che arriverò in fondo all'altezza dell'altro sentiero (quello che la gente prende per scendere al fiume) e mi viene l'idea di traversare i fiume e risalire la collina di fronte per verificare se c'è effettivamente il sentiero che va fino al ponte Erro. C'è, ne segnalo l'inizio con un ometto di pietra. Risalgo per il sentiero con frequenti digresioni nel bosco, in particolare lungo certe rive di terra rossa che al momento giusto si riveleranno ottime fungaie di cocon-ne (me n

felice casorati "Per sé e per suo ciel concepe e figlia"

“Rinchiuso in una minuscola soffitta, gelida l'inverno e soffocante l'estate, passai momenti di perfetta felicità con i miei colori e con la mia tavolozza. Come amavo il mio mestiere! La povertà completa non mi permetteva spese, io stesso macinavo i miei colori: poche terre, il bianco, il nero; dipingevo su qualsiasi materiale...” “Intediamo ribadire che la bellezza è il volto della verità che solo per suo mezzo agli esseri che hanno comunione d'amore con la natura, alle anime religiose dei poeti, piamente si rivela ciò che nessun raziocinio di scienza e di filosofia chiarirà mai: l'ombra dell'ombra, la luce della luce, la vita e l'amore, la morte, la terrestre umana e la celeste anima del mondo nel suo più puro mistero...” Ho letto una volta queste parole: "Poco importa il modo con cui si amano le cose, quando si amano veramente". E io sentivo di amarle veramente: bisognava non più tradire questo amore... “Non credo alla serieta` di una critica biog