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Arian d'la Miseria

Domenica 6 Luglio, sono da solo, l'altra metà di questo blog è via, fa molto caldo, funghi non ce n'è più ma ho voglia di girare i boschi, parto nel pomeriggio con l'intenzione di risalire per un pezzo l'arian d'la miseria.
Posteggio vicino alla vecchia casa della riserva faunistica, imbocco un sentiero nel bosco e
mi fermo per uno scorcio paesaggistico.
Scendendo lungo il sentiero (una comoda carrareccia in realtà, ormai abbandonata e invasa dalle stoppie) mi rendo conto che arriverò in fondo all'altezza dell'altro sentiero (quello che la gente prende per scendere al fiume) e mi viene l'idea di traversare i fiume e risalire la collina di fronte per verificare se c'è effettivamente il sentiero che va fino al ponte Erro.
C'è, ne segnalo l'inizio con un ometto di pietra.
Risalgo per il sentiero con frequenti digresioni nel bosco, in particolare lungo certe rive di terra rossa che al momento giusto si riveleranno ottime fungaie di cocon-ne (me ne devo ricordare, me ne devo)
becco qualche colombina seccata dal caldo e nient'altro come previsto, ma qualche altro interessante incontro lo faccio lo stesso, come questo colossale Carpino circondato da figli e nipoti (almeno 30)
Lì vicino all'inizio diuna bella radura ricoperta di erba freschissima c'è questa mangiatoia, che deve aver patito la neve di quest'inverno
Ma l'incontro più spettacolare e insperato lo devo ancora fare, a una svolta del sentiero, sento un rumore su nel bosco, guardo , e non ci posso credere, le fotofanno schifo ma io li ho visti bene, e seguiti per almeno 300 metri
Mufloni, una coppia di maschi, mi dicono che siano in grande diffusione in Appennino, io non sapevo nemmeno che ci fossero, bellissimi belli belli
l'emozione è forte, la mano malferma, la compattina fa quel che può e queste sono le due foto migliori
chiedo venia
comunque, gasatissimo riprendo la via e arrivo alla sommità del sentiero, di qua in poi si scenderà su un brullo costone di terra rossa e pini..io mi fermerò qui, è già un po' tardi..
il tempo di fotografare l'ultimo articolo IKEA "CINGHIOL", grattatoio per cinghiali..
proprio lì vicino eccoti un furbacchione che pensava di nascondersi così....
ridiscendo, piazzo un ometto a una svolta del sentiero, vicino a dove ho visto i mufloni
e poi vado a riposarmi in riva all'Arian
sigaretta e poi si risale fino alla macchina...
che giornata, quante robe da raccontare quando Paola torna....
ah, comunque il sentiero prosegue fino al ponte erro e poi di lì fino a mioglia e sassello, passando per la foresta della Deiva....
alla prossima!!!

Commenti

Mary ha detto…
ma guarda cosa mi combina quest'uomo non appena mi sposto un pò più verso nord...

Mannaggia signor Barrocu...WOW...

:*!

Poi pensavo: "e di mufloni...cosa ce n'è!?"

ciauu...
Anonimo ha detto…
mica l'ho capito dove sei stato.
nel molarese?

irazoqui
www.aureliovalesi.splinder.com
Anonimo ha detto…
ah, adesso mi sovviene che l'erro è sopra sassello (ir sciascè).
eh, io son di madre molarese (madonna delle rocche) e ci ho nel belino che tutti i boschi, i rivi e altri azzidaint siano da quelle parti lì, su per l'orba, drè ar santuori, ant ir bosc-c der cavò.
su da cassinelle, per esempio c'è un mitico ariàn der fragg di cui ho sentito molto parlare e che prima o poi voglio andare ad esplorare.
mi trovi su www.aureliovalesi.splinder.com
(aurelio valesi non sono io ma un vecchio poeta di mignanego a cui il blog è dedicato).

io sono: IRAZOQUI

IRAZOQUI
manlio vetri ha detto…
che bello questo blog ragassuoli!!!
lo metto subito fra i fav...gabbrio piano coi funghi che la prossima volta al posto dei mufloni ti trovaremo a delirare su un potenziale avvistamento di sasquatch o big foot che dir si voglia.

un abbraccio

m.
calo ha detto…
hey dottò...bello il reportage arian d'la miseria...profumo di wilderness a due passi da casa...

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