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L'ALTRO...

Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile.
Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene,scorgerai il tuo stesso volto.
Se tenderai l'orecchio nella notte,è lui che sentirai parlare,e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini, e questi, senza saperlo,sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Non precipiteranno se tu non precipiterai con loro, e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai.



Ho voluto piazzare qui questo scritto di Kahlil Gibran perchè mi fa venire i brividi ogni volta che lo leggo...
E perchè... Insomma non ci sono altri perchè... O forse ce ne sono troppi... Fatto sta che trovo spaventosamente meravigliosa la possibilità che esista questo genere di vicinanza...

Commenti

a.g.barrows ha detto…
sono d'accordo..mi piace un sacco pensare di poter leggere/scrivere qualcosa negli altri, mi piace quando qualcuno me ne dà la possibilità..perchè forse alla fine le divisioni, le etichette, servono solo a rendere invisibile questa vicinanza. uff..chissà perchè amiamo complicarci la vita noi umani..voglio dire due cani quando incrociano le loro strade, si annusano, si osservano, giocano o magari si picchiano, mai visto due animali della stessa specie che incontrandosi mostrano un'indispettita indifferenza..
Bluto ha detto…
Esiste, esiste. Come esistono alcuni rovesci della medaglia: Solitudine in mezzo a tante persone o lontananza nonostante la vicinaza fisica.

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