Passa ai contenuti principali

tanto di cappello.

Forse molti conoscono già questa vicenda, io no.. mi ha colpito.. la riporto. È un appello che Abbè Pierre fece alla francia nell’inverno del 1954:

"Amici, aiuto!... Una donna è morta di freddo questa notte alle 3:00, sul marciapiede di corso sebastopoli. In mano aveva il biglietto con cui era stata sfrattata l'altro ieri... Ogni notte ci sono più di duemila poveri sui nostri marciapiedi che soffrono il freddo, muoiono senza cibo, senza pane,senza tetto. Alcuni sono quasi nudi...
"Ascoltatemi. In tre ore si sono creati i due primi centri di soccorso: uno sotto una tenda, ai piedi del Pantheon in via Montagne Sainte-Geneviève, l'altro a Courbevoie. Sono già stracolmi. Bisogna che questa notte, in ogni città della Francia, in ogni quartiere di Parigi, si aprano dei centri di soccorso, dove questa povera gente possa trovare coperte, paglia, minestre ed un sorriso di gente amica. Sulla porta, alla luce di una lampada, si appenda un cartello con le parole "Centro fraterno di soccorso", sotto il quale si possano leggere queste semplici parole: "Se soffri, chiunque tu sia, entra, mangia, dormi, ritrova la speranza, qui tu sei amato".
"I bollettini meteorologici annunciano un mese di gelo terribile. Finché l'inverno dura, finché esistono i centri, davanti ai loro fratelli che muoiono in povertà, tutta l'umanità dovrebbe avere un'unica volontà: la volontà di rendere non possibile questa situazione. Io vi supplico, fateci amare l'un l'altro per potere fare questo ora. Da cotanto dolore, lasciate che ci venga data una cosa meravigliosa: lo spirito di condivisione della Francia.Grazie!Ognuno può aiutare questi senzatetto. Per questa notte, al più tardi per domani, ci occorrono cinquemila coperte, trecento grosse tende militari, duecento stufe catalitiche. Fate recapitare velocemente tutto questo all'Hôtel Rochester, via Le Boétie, numero 92[7]. Il rendez-vous per i volontari e gli autocarri per portarli; stanotte alle undici, davanti alla tenda sul Montagne Sainte-Geneviève. Grazie a voi a Parigi stanotte nessun uomo, nessun bambino dormirà sull'asfalto o sulle banchine

Grazie."

La risposta all'appello superò ogni aspettativa: la reazione dei francesi, nota come “l'insurrezione della bontà”, portò, oltre ad una straordinaria quantità di donazioni, moltissimi volontari da tutto il paese, dapprima per distribuire i beni, ed in seguito per operare nelle comunità di Emmaus. La hall dell'hotel fu presto sgomberata per contenere i pacchi arrivati, centinaia di persone si misero in coda davanti all'entrata, si dovette aggiungere d'urgenza undici linee telefoniche all' albergo per rispondere a tutte le chiamate.
La mattina la stampa parlò di un'"insurrezione della bontà" (insurrection de la bonté) e l'oramai famosa richiesta di aiutò finì per portare donazioni per un totale di 500 milioni di franchi (il solo Charlie Chaplin donò due milioni) in denaro, ed una quantità impressionante di beni di prima necessità. L'ondata di generosità colpì sia i ricchi sia i cittadini meno abbienti, che dettero comunque il loro piccolo contributo. Questa incredibile cifra risultò del tutto inaspettata; durante quella notte e i giorni successivi i centralinisti e gli uffici postali furono sommersi. A causa dell'enorme volume delle donazioni ci vollero diverse settimane per immagazzinarle (una parte della stazione ferroviaria di Orsay fu usata come deposito) e successivamente smistarle e distribuirle. L'appello richiamò inoltre volontari da tutte la Francia, inclusi molti ricchi borghesi, rimasti colpiti dalle parole dell'abbé Pierre.
Dopo quell'esperienza venne promulgata in Francia una legge che proibì lo sfratto durante i mesi invernali.

Commenti

Valeria De Martini ha detto…
Una commovente testimonianza che lascia a bocca aperta. Grazie per averla pubblicata.
a.g.barrows ha detto…
Questa storia mi ha fatto venre in mente una frase da Jean Giono ne "l'uomo che piantava gli alberi":
"l'uomo può essere grande al pari di Dio, anche in domini diversi da quelli della distruzione"

Bellissima storia e grandissimo uomo direi..

Post popolari in questo blog

Arian d'la Miseria

Domenica 6 Luglio, sono da solo, l'altra metà di questo blog è via, fa molto caldo, funghi non ce n'è più ma ho voglia di girare i boschi, parto nel pomeriggio con l'intenzione di risalire per un pezzo l'arian d'la miseria. Posteggio vicino alla vecchia casa della riserva faunistica, imbocco un sentiero nel bosco e mi fermo per uno scorcio paesaggistico. Scendendo lungo il sentiero (una comoda carrareccia in realtà, ormai abbandonata e invasa dalle stoppie) mi rendo conto che arriverò in fondo all'altezza dell'altro sentiero (quello che la gente prende per scendere al fiume) e mi viene l'idea di traversare i fiume e risalire la collina di fronte per verificare se c'è effettivamente il sentiero che va fino al ponte Erro. C'è, ne segnalo l'inizio con un ometto di pietra. Risalgo per il sentiero con frequenti digresioni nel bosco, in particolare lungo certe rive di terra rossa che al momento giusto si riveleranno ottime fungaie di cocon-ne (me n...

3°Tappa Arian d'la Miseria - Sassello-parte 2

Rieccoci.. dunque, eravamo sul ponte delle due province, si attraversa la strada e si scende nel bosco, verso il fiume, di lì si segue un ritano che corre parallelo all'erro e che conduce in breve alla spianata che abbiamo visto dall'alto, si taglia un grande campo di fieno e si arriva finalmente in riva al nostro amato fiume per rinfrescarsi un po' di qua si prosegue fino a Miogliola attraversando una valle che somiglia un po' alla bassa pianura: pioppi, campi di grano e fieno... di Miogliola diremo solo che è una borgata piccolissima, che l'alimentari è chiuso da 10 anni, e che per farsi dare dell'acqua bisogna parlare mOOOOOllto chiaramente... comunque ci sono una signora che ci riempie la borraccia nonostante la TV intimi a tutti di non aprire la porta agli sconosciuti e un signore che ci dà altra acqua e le dritte per arrivare a Sassello lungo una pista che avevamo scartato perchè dalle cartine non risultava tracciata completamente... In marcia allora, c...

3°tappa Arian d'la Miseria - Sassello

Ci si sveglia in Paradiso stamattina, due fiumi gorgoglianti accanto alla tenda e i suoni e i rumori della natura che si sveglia, anche oggi il tempo è splendido, facciamo colazione, una veloce esplorazione dei dintorni e poi via Pazzesco...Pazzesco lavare i piatti nel fiume, mentre il sole nasce e il tè sta per bollire... Barrocu!!??dai su, sveglia, che andiamo via col fresco!!! ;) si parte, oggi risaliremo il sentiero che dall'arian va verso il Ponte Erro, in pratica si scende al fiume lungo la stradna normale, giunti in fondo si attraversa il torrente e si inizia a salire.. prima di imboccare il sentiero però, ci fermiamo a osservare questo: deve essere un qualche rifugio di caccia abbandonato, comunque, visto che Ken Parker non è in zona, entriamo a dare un'occhiata saliamo su per il ripido sentiero già descritto su questo blog, giunti in cima ci riposiamo all'ombra di questo gigante dala sommità del sentiero si gode del panorama del ponte delle due province e della pia...