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PrimaVera

L'anno scorso mi ero prefissato di ricominciare a percorrere le stradine, i sentieri i boschi i fiumi e i ruscelli dove andavo da piccolo con mio papà con mia mamma mia zia eccetera, si andava a pesca, a funghi, a deni di cane, per fiori primaverili o erbe selvatiche, poi la vita prende le sue pieghe, si scoprono nuove strade, nuovi luoghi, e si percorrono questi con gli occhi vergini, quell'altro mondo ci sembra allora quasi fastidioso per quanto èè semplice e a portata di mano, per quanto ci è consueto, ma ad un certo pnto chiama, ed è una chiamata che sa farsi sentire almeno quanto sa aspettare...e il mondo che si (ri)scopre è meraviglioso, affascinante tanto o forse più di quando lo vivevamo da bambini...e ci ritroviamo di nuovo in mente nozioni nomi racconti regole e valori che credevamo dimenticati, abbandonati, proprio come quando senti una canzone che amavi a 13 anni e ti stupisci di ricordare ancora tutte le parole...
Erano parecchi anni che non mi capitava di vivere l'arrivo della primavera standomene qui, nei miei posti, la campagna e i boschi che dal marrone grigiastro dell'inverno iniziano a punteggiarsi di verde e dei mille colori dei fiori, i fiumi e i torrenti che perdono via via il colore azzurro-verde della neve sciolta e diventano trasparenti...i tanti fiori che punteggiano le incursioni(ancora infruttuose) alla ricerca delle trote nell'Erro...
sono ricordi lontani, quasi una vita dimenticata che si riaffaccia, e mi piace...e per fortuna c'è qualcuno qui accanto che ama e condivide queste stesse sensazioni...
bene bene...
ci piace questa primavera...
saluti

(in foto) non è alta montagna, è un affluente dell'Erro, l'ho scattata a 10 metri dalla strada...


PS :  Paola , :* ! 

Commenti

Mary ha detto…
T'èi pròpe ìn òme en pò "MAGICO", Barrocu...
Alessia ha detto…
che meraviglia...bravo Gabbrio in questi posti ti riconosco...
木須炒餅Jerry ha detto…
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