Erà lì, e c’ero anch’io… non ci siamo stretti la mano e neanche presentati, ma ci siamo visti.
Così ho accarezzato la sua corteccia liscia, ma non troppo.. ruvida ma non troppo… e mentre era un sacco impegnato a dividersi e riunirsi, l’ho sentito respirare insieme al vento…
Sembra un albero severo, a cui bisogna chiedere permesso, ma che se arriva un temporale, può metterti dolcemente al riparo..particolare lo è senz’altro; si divide in rami che poi puntualmente ripretende.. non saprei dire se ha un odore, o un sapore particolari, ma la sua corteccia secca si sbriciola come la crosta del pane… e le foglie verde intenso se viste da vicino, da lontano sembrano grigie come se fossero in mezzo alla nebbia..
È stato un gran bell’incontro…
Adesso tre semini di faggio dormono in un vasino di terra sulla mia finestra…
Commenti
Frassini,abeti,castagni, e magari torniamo anche a trovare quei faggi là...intanto qei semini tienili umidi e non troppo al caldo...
:* :]