E’ difficile quando si parla di “diario di viaggio” non cedere al sentimentalismo e a quell’ansietta da giudizio che arriva dritta dritta ad appannare il cervello; soprattutto quando si scopre che il proprio diario di viaggio è stato scritto dalle mani delle persone incontrate… dai posti trovati perdendosi in macchina… dalle fusa di un gatto… o dalle ante dei mobili presi (più e più volte) a testate…
Così, tra i dubbi e l’entusiasmo, io mi butto e provo a raccontare… quello che sento… che vedo… con le mie foto…(e tutto quello che capiterà a tiro)
Lo farò per me… Per tenere bene a mente che di cose magiche ne esistono ad ogni angolo.. E, chissà che non sia anche un modo per ringraziare chi non si è ancora stancato di cercare… e ha ancora tutta l’intenzione di crederci…
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e poi..il giudizio, mah...il bello di questi spazi è proprio che certe idee, certe riflessioni, certi momenti si possono condividere, quindi si va al di là del giudizio, è un modo di raccontare delle cose, filtrate da una lente personale che le mette al di fuori dei giudizi, ma che invece possono spingere altri a pensare, o soffermarsi su qualcosa...
dì, buon viaggio neh...
senza nulla togliere a te, nè, barrows!! coccola anche lui che se lo merita :))))