Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile. Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene,scorgerai il tuo stesso volto. Se tenderai l'orecchio nella notte,è lui che sentirai parlare,e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore. Non sei tu solo ad essere te stesso. Sei presente nelle azioni degli altri uomini, e questi, senza saperlo,sono con te in ognuno dei tuoi giorni. Non precipiteranno se tu non precipiterai con loro, e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai. Ho voluto piazzare qui questo scritto di Kahlil Gibran perchè mi fa venire i brividi ogni volta che lo leggo... E perchè... Insomma non ci sono altri perchè... O forse ce ne sono troppi... Fatto sta che trovo spaventosamente meravigliosa la possibilità che esista questo genere di vicinanza...
Resoconti di viaggi, gite e giornate di disegno e osservazione fatte da due che si incontrano per caso e tentano di scoprire un pezzo di mondo..