Chi sei tu, lettore che leggi le mie parole tra un centinaio d'anni? Non posso inviarti un solo fiore della ricchezza di questa primavera, una sola striatura d'oro delle nubi lontane. Apri le porte e guardati intorno. Dal tuo giardino in fiore cogli i ricordi fragranti dei fiori svaniti un centinaio d'anno fa. Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire la gioia vivente che cantò in un mattino di primavera, mandando la sua voce lieta attraverso un centinaio d'anni. Rabindranath Tagore così vorrei cominciare questo 21 ottobre 2010, almeno per oggi voglio tentare di ricordarmi quanto poco è reale ciò che dice il mio orologio...
Resoconti di viaggi, gite e giornate di disegno e osservazione fatte da due che si incontrano per caso e tentano di scoprire un pezzo di mondo..